Sai dirmi quando sono di stagione le arance, gli asparagi o i broccoli? Non è una domanda così banale. Me ne sono resa conto chiedendolo ad alcuni studenti. Avevano idee confuse e non tutte le loro risposte erano corrette. D’altronde se entri in un supermercato in qualunque mese dell’anno puoi trovare una grandissima varietà di frutta e verdura. É una conseguenza della globalizzazione e della commercializzazione dei prodotti in tutto il mondo.
Puoi mettere nel carrello arance a luglio, fragole a novembre o peperoni a dicembre; in pizzeria se ordini una pizza vegetariana ti viene servita farcita con zucchine e melanzane grigliate tutto l’anno.

Peccato però che non si sta rispettando la stagionalità dei prodotti (non mi dire che tanto tu la pizza la mangi salsiccia e würstel, quindi non c’è problema!).
Mangiare tanta frutta e verdura fa bene, è vero, ma non basta. Bisogna anche sceglierla in modo consapevole.
Di stagione prima di tutto!
- La natura ci offre ciò di cui abbiamo bisogno al momento giusto. In inverno le nostre difese immunitarie si indeboliscono e ci vengono in aiuto gli agrumi o i cavoli. Sono ricchi di vitamina C che ha funzione antiossidante e conferisce maggiore resistenza alle malattie infettive. In primavera, la stagione del risveglio, è necessario depurarsi. Negli orti abbondano carciofi, insalate amare e fragole, che hanno proprio proprietà disintossicanti e diuretiche. In estate, con il caldo e la necessità di assumere più liquidi, abbiamo a disposizione frutti e ortaggi ricchi di acqua, sali minerali e antiossidanti (ad esempio i cetrioli o il cocomero). Infine, con l’autunno e l’abbassarsi delle temperature, troviamo frutti più zuccherini come i cachi, le castagne, e l’uva.
- Rispettare la stagionalità significa mangiare frutta e verdura più gustosa e saporita perché portata a completa maturazione in modo spontaneo e naturale. Fuori stagione invece gli ortaggi vengono coltivati nelle serre con luce artificiale e con più trattamenti, raccolti spesso acerbi e conservati nelle celle frigorifere.
- Il valore nutritivo di frutta e verdura è più alto subito dopo la raccolta e diminuisce nel tempo; la conservazione e il trasporto infatti sono stati collegati all’abbassamento di alcuni livelli di micronutrienti.
- La frutta e gli ortaggi di stagione è più probabile che provengano dall’agricoltura locale e quindi costano meno e vengono prodotti secondo le regole dettate dall’Unione Europea (più stringenti che altrove). Per evitare il consumo di ortaggi trattati con fitofarmaci (es. anticrittogamici, diserbanti, insetticidi) è bene orientarsi verso l’acquisto di ortaggi freschi di stagione provenienti da agricoltura biologica, dove non si impiegano pesticidi chimici inquinanti.
Rispetta l’ambiente!
La frutta e gli ortaggi di stagione, coltivati all’aperto e consumati nello stesso paese o regione sono anche sostenibili, in quanto richiedono meno energia per il riscaldamento o l’illuminazione artificiale, per la refrigerazione, il trasporto e lo stoccaggio. Tutto ciò aiuta a produrre meno emissioni di gas serra rispetto a frutta e verdura importate da paesi lontani o immagazzinate.

Campagna finanziata con il contributo dell’Unione europea e dello Stato italiano Reg. CE n. 3/2008 e Reg. UE n. 1085/2011
Mangia a colori!
Nel rispetto della stagionalità è importante anche mangiare a colori! La frutta e la verdura sono divise in 5 colori (giallo-arancio, rosso, blu-viola, verde, bianco). Ogni colore corrisponde a sostanze specifiche ad azione protettiva, per cui solo variando si possono coprire tutti i fabbisogni dell’organismo, senza ricorrere ad alcun integratore.
E tu mangi in base alla stagionalità e variando i colori?


Fonti:
http://www.nutritevideicoloridellavita.com/i-colori-del-benessere/
http://www.fruttanellescuole.gov.it/alunni/frutta-e-verdura-per-colore
https://www.altroconsumo.it/alimentazione/fare-la-spesa/consigli/calendario-frutta-verdura
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