Non ti farai mica abbindolare?!

Tu vorresti prendere le tue decisioni liberamente, senza essere manipolato? Come dici? Si?! Ottimo!

Eppure forse non sai che c’è qualcosa che influenza e condiziona le tue preferenze e le tue scelte, alimentari e non solo, senza che tu te ne renda conto. Che cos’è? La pubblicità! Parliamo di quella alimentare per esempio.

Riflettici: quanti spot di snacks, fast food o bibite gassate cercano di invogliare all’acquisto di prodotti spesso di scarso valore nutrizionale e con una valangata (passami il termine) di grassi, zuccheri e sale? Ma non solo, ti propongono anche modelli e comportamenti da seguire. 

Come ti convincono? In vari modi:

1) possono sfruttare ad esempio il tuo naturale desiderio di condividere mode e prodotti con i tuoi amici. É come se ti dicessero: “vedi, questo prodotto lo mangiano tutti i ragazzi come te! Provalo anche tu!” 

Le pubblicità che si rivolgono agli adolescenti fanno leva proprio sulla necessità dei ragazzi di sentirsi parte del gruppo dei coetanei e di conformarsi ai comportamenti e agli stili della propria compagnia. 

2) usano messaggi brevi e ripetitivi accompagnati da slogan e jingle che ti rimangono in testa. Una volta ho fatto un gioco con i miei studenti per vedere quanti se ne ricordavano. Manco a dirlo! Tantissimi!

3) ti mostrano situazioni quotidiane in cui ti puoi riconoscere e quindi immedesimare; 

4) negli spot televisivi i protagonisti sono sempre felici e vincenti, o lo diventano dopo che hanno mangiato/bevuto il prodotto pubblicizzato. Il cibo spesso viene rappresentato come una ricompensa a stress, dispiaceri o delusioni;

5) scelgono testimonials famosi e molto seguiti dal pubblico giovane. Vuoi mettere se lo snacks “X” viene pubblicizzato dal tuo idolo? Cantante, attore, youtuber o tiktoker che sia. Non lo vorresti subito provare?! ( lo sai però che il tuo mito è stato pagato profumatamente per lo spot di quel prodotto e non significa che lo consuma abitualmente vero?!)

6) creano dei packaging del prodotto accattivanti, studiando attentamente i colori e le immagini da utilizzare; così quando passi davanti allo scaffale del supermercato o alle macchinette ti salta subito all’occhio la confezione.

Riassumendo le pubblicità spesso non ti danno informazioni sui prodotti ma “utilizzano” le tue emozioni e i tuoi meccanismi di associazione e memorizzazione per vendere. Devi sapere che l’industria alimentare investe moltissimi soldi in pubblicità, soprattutto le aziende che producono cibi confezionati.

L’esposizione a ripetuti messaggi pubblicitari di alimenti poco salutari però stimola un eccessivo consumo di cibo e ha come conseguenza l’aumento di peso.

É necessario e urgente quindi che tu possa imparare a svelare le metodiche di persuasione usate dai media, avere un atteggiamento critico e una capacità di autoregolazione nei confronti di ciò che ti viene proposto dai messaggi pubblicitari. 

In questo modo potrai evitare condizionamenti di tipo sociale, psicologico o dettati da mode e scegliere consapevolmente cosa acquistare! Per questo ti invito a leggere l’articolo “Analizza lo spot“.

Photo credit: Freepik.

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